Nell'immaginario comune gli anni 80 vengono ricordati specialmente come il periodo storico in cui il capitalismo nella sua forma più selvaggia esplose e si impose come stile di vita nelle società occidentali. Una visone sociale di cui, in questi tempi recenti che stiamo vivendo, assistiamo al suo lento e inesorabile
sgonfiarsi, come fosse una bambola gonfiabile a cui è stato dato un morso troppo forte su una chiappa...
Ma non è questo che ci interessa ora.
Torniamo negli anni 80 e andiamo negli United States of America, che in quel decennio ha donato al mondo cose belle come i Run DMC e l'Hulkamania, ma anche cose negative come il capitalismo, l'edonismo, il reaganismo, qualche altro ismo, gli yuppies che pippano la cocaina... si era creata una società il cui pensiero dominante era arricchirsi senza guardare in faccia nessuno, ostentare beni di lusso. La maggior parte degli americani aveva abbracciato questo stile di vita... ma comunque c'era anche una vastissima fetta di popolazione che purtroppo viveva nella povertà, e si sa che agli yuppies i poveri fanno schifo, di sicuro qualche politico repubblicano li apostrofa con frasi del tipo: "Siete gli USA peggiori!" e cose del genere.
VS.
Eppure quelli erano anche gli anni della beneficienza su grande scala e degli eventi ad essa correlata: in questa sede si è già parlato del Live Aid e del progetto musicale USA for Africa, ed è proprio il successo di quest'ultimo a ispirare il manager musicale e attivista Ken Kragen un nuovo progetto benefico diverso da quanto visto finora.
Ken Kragen sarebbe lui. |
Il signor Kragen è stato colui che è riuscito a radunare (se non tutti, di sicuro molti) gli artisti che hanno registrato We Are the World, e dopo avere alleviato le pene di svariati africani ha deciso di occuparsi di chi gli sta più vicino, ovvero i poveri, gli affamati e i senzatetto presenti sul suolo americano.
Come accennato prima, l'americano medio all'epoca si caratterizzava per avidità ed egoismo: difficilmente si proccupava dei suoi simili più sfortunati, ma non per cattiveria di per se, quanto per mancanza di informazione e coscienza soiale, che nella capitale del capitalismo viene definita sbrigativamente "comunismo".
Kragen è cosciente di ciò, così come del fatto che nonostante ciò il popolo a stelle e strisce possiede un cuore grande che ha bisogno di qualcosa di forte per venire stimolato, così tira fuori dal suo cilindro (sempre che ne abbia uno) un'idea con un forte sapore "epico" che coinvolga in prima persona i cittadini americani, rendendoli partecipi di un qualcosa di importante.
Nasce così il progetto HANDS ACROSS AMERICA.
L'idea di Ken Kragen è quella di organizzare una catena umana, in cui tutti si tengono per mano, che attraversasse l'America in longitudine from coast to coast. L'idea trova subito degli sponsor, la Coca-Cola in primis, pronti a supportare l'iniziativa, che viene annunciata al pubblico durante l'intervallo del Super Bowl del 1986 (dove, per la cronaca, i Bears hanno battuto i Patriots per 46 a 10).
Così il 25 Maggio 1986 ebbe luogo il grande evento: circa 6 milioni e mezzo di americani si presero per mano per 15 minuti creando una catena umana che si estendeva da New York City fino a Long Beach, California: per poterne far parte, e vivere la storia in prima persona, la bisognava sganciare dieci dollari. Il risultato finale fu che vennero racimolati circa 34 milioni di dollari. Ecco alcune istantanee dell'evento...
Gran parte del successo si deve anche che molte celebrità hanno partecipato attivamente a questa causa (si sa che lo showbiz americano è un ambiente prettamente di di sinistra...fanno tanto gli impegnati, però alla fine hanno la villa a Beverly Hills...classico discorso da qualunquista o da giornalista de Il Giornale). In alcune delle locations più importanti la catena si ritrovava alcuni anelli davvero particolari. Ad esempio:
A Washington DC, davanti alla Casa Bianca, a dare il buon esempio c'era nientemeno che il presidente in persona, colui che era considerato all'epoca il sovrano malvagio e conservatore del capitalismo, l'uomo che possedeva la valigetta col pulsante che scatena la guerra atomica, il protagonista del film Bonzo la Scimmia Sapiente...Ronald Reagan in persona, accompagnato dalla moglie Nancy.
In ordine sparso si possono riconoscere: Michael Douglas e Kathleen Turner (mancava solo Danny DeVito per fare Pietra Verde, Gioiello del Nilo e Guerra dei Roses), Oprah Winfrey, Raul "Bison/Gomez" Julia, Topolino, gli agenti della squadra antidroga di Miami (che tra l'altro non è presente nell'itinerario della catena) Sonny Crockett e Ricardo Tubbs, Whoopi Goldberg, Oprah Winfrey, Yoko Ono (che sicuramente voleva redimersi per lo scioglimento dei Beatles) e prole, C3-PO, Barbra Streisand (uhuhuhuhuhuhuhuhuh), Gavino Pancetta e un Alfonso Ribeiro pre-Carlton. Su tutti spicca un ormai anziano Andy Warhol che evidentemente non ha potuto stare lontano da un qualcosa così incredibilmente Pop.
E inoltre è stata segnalata anche la presenza di Michael J. Fox, Kenny Loggins, Emmanuel "Webster" Lewis (il clone di Gary Coleman, suo malgrado), Brooke Shields, Pippo, Michael Jackson, altra rappresentanza di Star Wars come Chewbecca e R2-D2 (che è privo di mani, ricordiamolo), Scott Baio dopo che smise di essere Chachi e divenne Charles, e altri ancora...
Così il 25 Maggio 1986 ebbe luogo il grande evento: circa 6 milioni e mezzo di americani si presero per mano per 15 minuti creando una catena umana che si estendeva da New York City fino a Long Beach, California: per poterne far parte, e vivere la storia in prima persona, la bisognava sganciare dieci dollari. Il risultato finale fu che vennero racimolati circa 34 milioni di dollari. Ecco alcune istantanee dell'evento...
Ecco un servizio telegiornalistico sull'evento.
A Washington DC, davanti alla Casa Bianca, a dare il buon esempio c'era nientemeno che il presidente in persona, colui che era considerato all'epoca il sovrano malvagio e conservatore del capitalismo, l'uomo che possedeva la valigetta col pulsante che scatena la guerra atomica, il protagonista del film Bonzo la Scimmia Sapiente...Ronald Reagan in persona, accompagnato dalla moglie Nancy.
Altri si possono vedere in questo videoclip della struggente ed epica canzone che ha fatto da colonna sonora all'evento (suonata in contemporanea da un centinaio di emittenti radiofoniche ). Un tripudio di persone di razze ed età diverse che si danno la mano, paesaggi della grande nazione americana, un'aquila che vola, un sacco di inquadrature di bambini e vari VIPs con una coscienza sociale...siate pronti ad emozionarvi:
In ordine sparso si possono riconoscere: Michael Douglas e Kathleen Turner (mancava solo Danny DeVito per fare Pietra Verde, Gioiello del Nilo e Guerra dei Roses), Oprah Winfrey, Raul "Bison/Gomez" Julia, Topolino, gli agenti della squadra antidroga di Miami (che tra l'altro non è presente nell'itinerario della catena) Sonny Crockett e Ricardo Tubbs, Whoopi Goldberg, Oprah Winfrey, Yoko Ono (che sicuramente voleva redimersi per lo scioglimento dei Beatles) e prole, C3-PO, Barbra Streisand (uhuhuhuhuhuhuhuhuh), Gavino Pancetta e un Alfonso Ribeiro pre-Carlton. Su tutti spicca un ormai anziano Andy Warhol che evidentemente non ha potuto stare lontano da un qualcosa così incredibilmente Pop.
E inoltre è stata segnalata anche la presenza di Michael J. Fox, Kenny Loggins, Emmanuel "Webster" Lewis (il clone di Gary Coleman, suo malgrado), Brooke Shields, Pippo, Michael Jackson, altra rappresentanza di Star Wars come Chewbecca e R2-D2 (che è privo di mani, ricordiamolo), Scott Baio dopo che smise di essere Chachi e divenne Charles, e altri ancora...
C'era anche Pat Benatar!!!! (la prima da sinistra) |
Hands Across America, come accennato prima, fu un'iniziativa di successo, anche se nella catena va detto che erano presenti vari buchi... probabilment queste persone le avrà fatte sparire, per qualche motivo, il mago David Copperfield, anch'egli tra i presenti.
Hands Across America rimane un evento unico, che non è stato riproposto nemmeno quest'anno che ha festeggiato il venticinquesimo anniversario...forse un video e una canzone nel genere non risulterebbe credibile con Lady Gaga e Vinnie e Snooki di Jersey Shore che si tengono per mano e di sicuro verrebbe aggiunta una superflua strofa rappata nella riedizione della canzone, quindi forse è meglio così...
Comunque negli USA i poveri ci sono ancora. Anzi, mi sa che sono aumentati.
Hands Across America rimane un evento unico, che non è stato riproposto nemmeno quest'anno che ha festeggiato il venticinquesimo anniversario...forse un video e una canzone nel genere non risulterebbe credibile con Lady Gaga e Vinnie e Snooki di Jersey Shore che si tengono per mano e di sicuro verrebbe aggiunta una superflua strofa rappata nella riedizione della canzone, quindi forse è meglio così...
Comunque negli USA i poveri ci sono ancora. Anzi, mi sa che sono aumentati.
Ken Kragen oggi, con tanto di giumbotto commemorativo. |
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