domenica 25 marzo 2012

RETURN OF THE KING

Con le sue canzoni ha dato voce a un'intera generazione.
Ha assaporato il successo, ma al tempo stesso veniva deriso e dileggiato.
Ha deciso di mollare il successo all'apice per perseguire i suoi sogni d'amore e di gloria negli States.
Non ce l'ha fatta, è ritornato, ha provato a ripartire da zero ma nessuno l'ha più voluto.
Se n'è andato di nuovo, stavolta in Francia, facendo perdere le sue tracce e dando vita a svariate leggende metropolitane.
Ci ha poi fatto sapere di aver messo su famiglia, e che vive una vita felice lontana dai riflettori.


E poi all'improvviso ricompare nel più imprevedibile dei modi.


Back for good?
 
Mauro Repetto è tornato. Non per darci un sequel del suo sfortunato disco da solista Zucchero Filato Nero, bensì per darci un'opera teatrale scritta e interpretata da lui, intitolata The Personal Coach.



 


Repetto è attualmente in scena al teatro Essaion di Parigi (ormai casa sua dai tempi di Eurodisney) fino al 27 Maggio, solo le domeniche (perchè mai?). Il mondo si è accorto del ritorno di Mauro quando egli stesso ha creato un canale Youtube personale in cui ha postato trailer e stralci di monologo, come questo: 



Troviamo una scenografia spartana composta unicamente da un tamburo e una sedia rossa (forse una delle creazioni della moglie Josephine, di professione designer), e riguardo la trama in se della commedia, non ho idea di cosa si tratti per via della mia ignoranza riguardo la lingua gallica. Nella clip Mauro si presenta in qualità di grandi personalità del passato antico e recente tipo Marilyn Monroe, Bruce Lee, Tutankhamon e altri...in un altra clip cita i Guns 'N Roses e canta il ritornello di Don't Cry. Queste sono le uniche cose che sono riuscito a estrapolare.


Le uniche certezze che ho avuto guardando questi video sono:


1) Mauro Repetto ha decisamente resistito bene allo scorrere del tempo, evidentemente stare alla larga dallo showbiz per tutti questi anni ha fatto bene al suo benessere psicofisico, cosa che non si può dire al suo ex-socio Max Pezzali che tra calvizie e chili in più sembra lo zio di se stesso.


2) Non so se The Personal Coach sia un capolavoro del teatro moderno,  ma se Repetto  è riuscito a imporre una sua opera nel circuito teatrale off parigino (il top del radical chic), vuol dire che qualcosa di valido c'è. Non bisogna mai dimenticarsi delle capacità di songwriting di Mauro, che ha creato quei testi che i teenagers degli anni 90 hanno sentito come genuini e vicini a loro,  e credo (e spero) che il passare del tempo e la maturità acquisita possano aver giovato al suo stile di scrittura. Comunque da apprezzare questa sua capacità di reinventarsi.


Ora spero solo che The Personal Coach abbia successo di pubblico e critica e che Repetto decida di tradurla e fare una Tournee nei teatri italiani: sicuramente sarebbe un evento.


Te ne sei andato dall'Italia spernacchiato e deriso da tutti, Mauro. Ora devi solo ritornare da vincitore e stenderli tutti col tuo talento.
Basta solo che non mi diventi uno snob tipo Carla Bruni.

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