lunedì 3 settembre 2012

GOURMET CORNER: CEREALI LION

I giorni sono volati come un soffio, le vacanze si sono concluse ed eccomi qui di nuovo davanti al mio PC per un resoconto su un prodotto alimentare (finora) esclusivo per il mercato spagnolo.
Durante uno dei primi giorni di vacanza mi aggiravo tra gli scaffali del Mercadona (la mia catena di superercati spagnola preferita) in cerca di qualcosa di valido per la mia colazione, e a un certo punto, a un punto certo, a un certo certo punto punto, nel reparto cereali trovai uno sguardo ferale e delle fauci digrignanti pronti a sfidare me, sempre alla ricerca di nuove sfide per il palato.


Proprio così: la Nestlè ha deciso di reincarnare uno dei suoi snack storici e famosi, il LION in cereali per la prima colazione, come se del Cerchio della Vita del suo quasi omonimo The Lion King disneyano.


Nestlé presenta sus nuevos cereales Lion

La Nestlè si è sempre contraddistinta nel trovare sempre nuove e diverse incarnazioni per i suoi brand storici, in questo caso ci siamo trovati di fronte a questo prodotto in cui alimentazione sana (nonostante coloranti e aromi, si tratta pur sempre di cereali!) e junk food (ricordiamo che il Lion nella sua forma di barretta si è dimostrato nel corso degli anni l'unico competitor serio dell'impero Mars a livello di snack cioccocaramellosi) si danno la mano. Il risultato finale?


Purtroppo non buono...

Tralasciamo il fatto che la scatola spiccava per essere la più piccola tra tutte quelle presenti nel reparto cereali, ma questo ha una spiegazione coerente: la dimensione della scatola è proporzionata a quella dei cereali in essa presenti...


...difatti i Lion forse detengono i primati di cereali più piccoli del mondo (poco meno di un Cheerio), tanto che altri in giro per la rete li paragonano come aspetto ai croccantini per gatti (rimaniamo nell'ambito felino). Questi piccoli fiocchi di avena e riso a loro volta si dividono in due schieramenti che riprendono gli elementi fondamentali dello snack originario: Caramello e Cioccolato.


Per la mia prima colazione coi Lion ho riempito abbondantemente una ciotola come mio solito in questi casi, non tenendo conto che qui si utilizzano quasi il doppio di cereali, date le piccole dimensioni di essi.


Il primo assaggio aveva un sapore magico, il gusto dei cereali si amalgamava nella mia bocca dandomi davvero la sensazione che le mie papille sono alle prese con una LionBarretta...peccato che questo effetto svaniva cucchiaiata dopo cucchiaiata...


...difatti quello che doveva essere un sapore ruggente ed x-tremo (come avrebbero detto negli anni 90), si sarebbe trasformato in una delle cose più orribilmente dolci che abbia mai assaggiato. Ciò si deve al fatto che i cereali caramellosi superano numericamente quelli cioccolatosi e alla fine anche il latte residuo diventa un intruglio capace di provocare carie istantanee, cosa che nemmeno gli aromi fruttati dei Froot Loops o i marshmallow dei Lucky Charms riescono a ottenere.
Le mattinate successive ho comunque proseguito a fare colazione coi Lion, armato di coraggio e riempiendo metà ciotola ovviamente, e nel giro di meno di un paio di settimane sono riuscito a finirli tutti.

Giudizio finale
Dovessero importarli ufficialmente in Italia (o se li trovate da qualche parte all'estero), provateli se siete curiosi ma non aspettatevi una cosa eccezionale, se volete potete provarli in versione snack sgranocchiandoli direttamente dalla scatola mentre vi guardate un film a casa, ma a questo punto è meglio addentare direttamente una barretta Lion, certamente un'esperienza molto più appagante e goduriosa.
Io di sicuro non ripeterò più l'esperienza.

Per concludere questa stroncatura con una nota positiva, vi lascio con la notevole performance ludica di Simone C. durante l'indimenticato gioco telefonico-televisivo dell'interattivo Lion Trophy Show, qui nell'incarnazione più figa denominata Lion Network, presentato da un'Adriana Volpe pre MILF.
Questo si che era un prodotto derivato ben riuscito!

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